lunedì 16 marzo 2009

L'Onda torna in piazza



Lo sciopero lanciato dalla Flc Cgil per il 18 marzo contro le politiche del governo su università e ricerca è stata colta dal movimento dell'Onda. Di seguito pubblichiamo l'appello della Sapienza.

Il dibattito pubblico in questi mesi si è incentrato sullo stato di vita o di morte del movimento. Dibattito a cui noi non abbiamo voluto partecipare, in quanto troppo impegnati nel valorizzare e rilanciare quello straordinario spazio pubblico che l’Onda è stata in grado di costruire. Chi si è occupato di questo dibattito forse non è a conoscenza che l’università, come ogni spazio produttivo, vive di una propria temporalità, di propri ritmi e tempi di vita.
C’è chi ha fatto come se non fosse accaduto nulla, come se la legge 133 e il d.l. 180 non fossero mai stati approvati, ma in realtà stanno già sortendo i loro effetti: si è aperto l’ultimo semestre dell’università come l’abbiamo conosciuta finora. Un periodo decisivo che ci pone di fronte a due alternative. Da un lato la distruzione del sistema di formazione e ricerca auspicata dai processi di riforma italiani ed europei, dall’altro l’università viva, autoriformata dal basso attraverso l’autogestione e le pratiche di conflitto.
Nonostante continuino ad assicurarci che l’Italia sia pronta a governare la crisi, è evidente che siamo già in un periodo di grave recessione. Di fronte alla disoccupazione crescente, alla chiusura di diverse imprese, all’impoverimento dilagante, tutti i governi adottano misure anti-crisi, ad eccezione del governo italiano. In fondo, come dichiara il ministro Brunetta, l’Italia possiede il migliore sistema di ammortizzatori sociali d’Europa! Forse siamo pessimisti ma famiglia e lavoro nero non ci sembrano una credibile risposta alla crisi.
In questo contesto ci sembra decisivo tornare a prendere parola nel giorno dello sciopero di scuola e università indetto dalla Flc-Cgil per il 18 marzo. Il protocollo di restrizione dei percorsi dei cortei, firmato a Roma in questi giorni, insieme alla limitazione del diritto di sciopero, con ricadute pesantissime su chi proverà a bloccare la mobilità cittadina inceppando la produzione metropolitana, non ci impedirà di tornare a praticare conflitto in forme selvagge e imprevedibili come ci avete visto fare in autunno. Attraverseremo quindi la giornata dello sciopero e invitiamo i precari e gli studenti medi a farlo con noi in maniera autonoma e indipendente. Proprio l’autonomia e l’irrappresentabilità che ci hanno contraddistinto ci permettono di parlare il linguaggio della generalizzazione, superando vecchi discorsi corporativi e studentisti.
Con lo stesso spirito di ricomposizione di un soggetto precario diffuso e di ripresa di una conflittualità sociale latente possiamo già dire che vogliamo costruire un grande appuntamento nazionale per il 28 marzo in coincidenza con la manifestazione lanciata dai sindacati di base all’inaugurazione del g14 su welfare e lavoro. L’Onda fin dalla sua origine ha preso parola su questi temi e ha posto le basi di un discorso che si ponga in maniera conflittuale con le ipotesi di gestione della crisi espresse sia dal governo italiano che dagli altri governi europei ricercando direttamente forme autonome per affrontare la crisi.
Questo spirito vive nella dimensione aperta con cui vogliamo costruire e vivere queste due giornate insieme a tutti i soggetti produttori di spazio pubblico e di conflitto. Verso l’appuntamento nazionale del 28 marzo!

Appuntamento alle ore 9 alla Minerva il 18 Marzo

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!!!

Sapienza in Onda

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