martedì 8 settembre 2009

Chi vuol essere coinquilino?




Ultimi giorni di settembre, iniziano i corsi, l’Unical e la città si ripopolano. Nuovi iscritti che mentre iniziano l’esperienza universitaria cercano una casa, un posto dove stare. È così che, ancor più rispetto agli altri, si scopre che ci sono tantissimi posti liberi, ma paradossalmente, le nuove matricola hanno le idee ben chiare e non hanno nessuna intenzione di accontentarsi. C’è chi vuole la singola, e chi il monolocale. Se non si è soli ci si muove solo in gruppo, almeno due, così da condividere una stanza doppia. Strano all’università, in genere, non si dovrebbe andare per chiudersi in se, ma per socializzare, conoscere idee e persone, meglio ancora se diverse e lontane dall’ambiente d’origine. La cosa non sembra più così allettante, sembrano tutti spaventati da una convivenza con ‘estranei’, forse è cambiata la disponibilità che si intende nutrire verso gli altri, forse pochi sono disposti a mettersi in gioco e i costruire una convivenza.
Anche a mensa si nota un certo isolamento. Ci sono coloro che mangiano soli e quelli che, forse perché dello stesso paese, o forse perché amici da sempre non hanno intenzione di staccarsi, tanto da rimanere in piedi ad aspettare il numero esatto di posti pur di respirare la stessa aria mangiando insieme. Si teme tanto la compagnia degli estranei, ma si preferisce di gran lunga stare da soli se l’alternativa è fare un sorriso a qualcuno di cui non si conosce perfettamente la storia.
Il sospetto è che le nuove matricole abbiano un’idea dell’università che è diversa e forse più ‘piccola’ rispetto a quella con cui ‘vecchie’ matricole l’hanno affrontata a loro tempo.
Per quanto riguarda le zone in cui alloggiare si scopre che la più quotata è certamente Quattromiglia, sicuramente per le nuove costruzioni e l’idea di poter essere a due passi dall’università senza rinunciare a tutto il resto… complici anche i disservizi legati agli autobus ed alle autolinee, sempre chiuse alle reali esigenze dell’utenza.
Bruna Larosa