lunedì 2 ottobre 2017

Notte dei Ricercatori, bella di giorno

Notte doveva essere e Notte è stata, seppure ridimensionata rispetto agli anni passati. Le nuove norme sulla sicurezza impediscono all'Università della Calabria di organizzare spettacoli che attraggano un pubblico superiore alle tremila persone, così la Notte dei Ricercatori di quest'anno ha proposto il consueto spazio di musica live, ma con una scaletta più contenuta. Il nome di punta era quello di Riccardo Sinigallia, cantautore e produttore romano, oltre che autore di famosissimi brani dei Tiromancino, Max Gazzé e Nicolò Fabi. Ci sono i fan sotto al palco, ma il pubblico è disperso e distratto, concentrato più sulle performances degli artisti di strada che sulla musica. Attirano di più i televisivi Daiana Lou, duo musicale di strada al primo album in uscita ad ottobre, che un travagliato passaggio ad X Factor ha portato alla ribalta. Le cover sono da ballare e cantare e anche gli inediti non sono male.

La partecipazione c'è stata alla Notte dei Ricercatori 2017, ma oltre che ridotta, è stata decisamente altrove. Non agli stand espositivi dei dipartimenti, che al tramonto avevano già levato le tende, con le uniche eccezioni del team di Unical Reparto Corse e degli Storici dell'Arte in Viaggio – che meritano una nota a parte, ndr. Non a curiosare fra laboratori ed esperimenti scientifici, tutti esauriti nell'arco della giornata. Non ad ascoltare la voce dei ricercatori, spariti al calar delle tenebre e alle prime – ed uniche – gocce di pioggia. La notte del 29 settembre scorso, si passeggiava sul Ponte, si chiacchierava, si mangiava e beveva, si stazionava ai tavolini della Conca D'Oro - che per l'occasione aveva allestito un dj set a dir poco sopra le righe. Si stava, come si sta ad un'allegra festa di paese, con tanto di camion di panini e camioncini di caldarroste, bello vedere l'università viva di notte, ma se si chiama “Notte dei Ricercatori”, ci si aspetta onestamente un'altra cosa.
Se l'obiettivo è infatti quello di avvicinare cittadini di ogni età alle meraviglie della ricerca, la scelta di concentrare tutta la parte divulgativa e sperimentale nell'arco della giornata, non agevola certamente la partecipazione. L'iniziativa si trasforma in un'operazione di marketing destinato alle scuole e alle future matricole, un servizio di informazione e orientamento certamente utile, ma poco in tema. Per questo tantissimi atenei scelgono di cominciare le attività nel pomeriggio per protrarle almeno fino alla mezzanotte, consentendo ai giovani ma pure alle famiglie di partecipare all'evento e di conoscere da vicino la ricerca che viene svolta nelle università. In tante città esperimenti e lezioni escono fuori dai laboratori e dalle aule, per invadere le strade e le piazze: per chi come l'Unical non esce quasi mai dal suo Campus, questa è infatti l'occasione giusta per incontrare il territorio, per contaminare la cittadinanza con i propri saperi, con le scoperte scientifiche e l'innovazione, facendo conoscere i propri studiosi, consentendo ai cittadini di apprezzare da vicino l'importanza dell'istituzione universitaria per la società ed il progresso umano.

Per fortuna c'è sempre l'eccezione che conferma la regola. Fino a mezzanotte avevano detto e fino a mezzanotte sono rimasti gli Storici dell'Arte. Al cubo 21 b studenti e docenti insieme hanno dato vita ad un percorso guidato nelle stanze del dipartimento completamente rivoluzionate per l'occasione. Pizza per cena e poi dinuovo fra i visitatori a raccontare con passione ed entusiasmo il viaggio compiuto nel maggio scorso alla scoperta del patrimonio artistico calabrese, sulle orme del Grand Tour. Una mostra di fotografie, un video e una mappa della Calabria per indovinare i siti artistici di interesse, raccontano le tappe del tour dal Pollino allo Stretto, da Morano Calabro a Reggio Calabria, passando per Altomonte, Corigliano, Rossano, Catanzaro e Gerace. Senza dimenticare l'arte contemporanea, quella più colorata e creativa, rappresentata dagli street artists: in fondo al corridoio, la stanza del prof si è trasformata in un piccolo laboratorio, e fra teli e bombolette, un “misterioso” writer sta realizzando un murales che resterà anche dopo la Notte.
Prima di uscire, l'instancabile Ilenia Falbo ci invita a pescare da una sacca un pensiero dei viaggiatori-scrittori dell'Ottocento: le si legge negli occhi la passione per la ricerca. A lei e a tutto il gruppo, docenti compresi (nella foto con il direttore del Dipartimento, ndr), un plauso per aver interpretato a pieno lo spirito della Notte.

Daniela Ielasi

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