venerdì 6 ottobre 2017

"Inagibile dallo scorso marzo", la replica del responsabile del Centro Editoriale

Il nostro articolo sul Centro Editoriale non è passato inosservato. E stamattina sulla porta del Centro abbiamo trovato il famoso avviso - nella foto a fianco, ndr - che informa gli utenti della chiusura momentanea dei locali per ristrutturazione e l'indicazione dell'email del responsabile, per ulteriori informazioni. Bene, un primo passo è compiuto. Ma non basta. "L'accesso ai locali al momento non mi è consentito, poiché ne va della mia incolumità - ci spiega in una telefonata lo stesso Francesco Kostner - mi ha già scritto una studentessa, per chiedermi un libro, ma qualcuno dovrà autorizzarmi ad entrare". In una replica al nostro articolo - che pubblichiamo di seguito -  il giornalista chiarisce i passaggi della vicenda, allegando foto e provvedimenti in merito. Il problema, che resta aperto, riguarda i tempi di intervento, la gestione transitoria del servizio, ma soprattutto l'esistenza stessa del Centro Editoriale. Noi ribadiamo la nostra proposta: accorpare archivi e dipendenti alla Biblioteca, per un vero servizio alla comunità accademica. (Redazione FaC)


All'attenzione della Dott.ssa Daniela Ielasi
Direttrice “Fatti al Cubo”

Gentile Daniela,
ho letto con interesse il tuo articolo sulla vicenda del Centro editoriale, che hai pubblicato su “Fatti al Cubo”. Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni, che spero vorrai ospitare sul tuo giornale.
Il Centro editoriale era stato già dichiarato inagibile lo scorso marzo, a seguito di un sopralluogo del responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione dell’Ateneo. Basta leggere la relazione del collega, Aurelio Diano, che ad ogni buon conto ti invio, per riflettere sull’opportunità o meno che l’Amministrazione, perfettamente a conoscenza della situazione, ne impedisse l’utilizzo.
Dopo aver constatato la vergognosa condizione in cui il Centro si trovava (come le foto allegate evidenziano), ho denunciato lo stato delle cose avvertendo il direttore generale che non avrei risposto della sicurezza e dell’incolumità dei miei colleghi.
Il responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione ha poi confermato, anche in una seconda relazione richiestagli dal Dg a seguito della mia iniziativa, l’impraticabilità dei locali.
Per quanto riguarda i colleghi assegnati al Centro, infine, ti informo che, allo stato, fanno parte della squadra solo Francesco Montemurro, Carlo De Marco, Damiano Covelli e Giovanni Vena (quest’ultimo andrà in pensione tra qualche mese). Di Pierpaolo Muoio hai detto, mentre manca all’appello la collega Emma Lorenzi, assente da due anni.
Cordiali saluti.

Francesco Kostner





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