mercoledì 12 marzo 2008

Unical, tra sconforto e speranza

L’Unical è una realtà positiva in mezzo a tanti fatti spiacevoli della nostra Calabria, e col tempo è diventata anche una delle migliori università, e senza dubbio la prima del Mezzogiorno. Eppure il sistema universitario ha dei difetti, che intaccano l’immagine del nostro Ateneo: innanzitutto, potrebbe funzionare meglio, dando un servizio migliore agli utenti, i quali, si lamentano della scarsa organizzazione delle varie facoltà, e le conseguenze le pagano sempre gli studenti, che devono armarsi di buona volontà e cercare di dare il meglio di loro stessi. C’è chi, dopo tanto tempo, richiede ancora il famoso libretto, stanco di dover esibire, in seduta d’esame, il solito foglietto bianco su cui scrivere il voto; chi, al primo anno, è entusiasta di iscriversi alla sua amata facoltà e non risulta in graduatoria, ritrovandosi, invece, a dover seguire noiose lezioni ( pur di convalidare gl’esami). Centinaia di ragazzi che trascorrono lunghe mattinate in segreteria, con la speranza di risolvere i problemi, e invece si ritrovano a discutere col personale competente; chi si imbatte nel famigerato piano di studi presentato più volte e chi affronta esami tenuti da professori…”poco professori”. Questa è anche un po’ la mia storia.
Il nostro Ateneo dovrebbe risolvere questi problemi, per migliorare la vita di ogni singolo studente, in modo che arrivi alla laurea con serenità: in primis, nella segreteria generale dovrebbero aggiungere almeno altri due sportelli, perché ogni giorno la fila di gente cresce sempre di più, e soprattutto assumere personale competente; i dipartimenti dovrebbero essere più organizzati, gli orari delle lezioni rispettati. A parte questi nei, non bisogna condannare il sistema universitario in toto, perché, fortunatamente, si assiste anche a molti aspetti positivi, come il buon rapporto che si instaura con i colleghi, le feste e i concerti, le serate culturali e i convegni di personaggi illustri. Non bisogna trascurare la preparazione indiscutibile di alcuni professori, che oltre a dare brillantemente lezioni universitarie sono capaci di instaurare un rapporto umano con gli studenti. Spero che questa critica serva a migliorare il nostro ambiente universitario e renderlo più adeguato alle nostre esigenze.

Scirchio Francesca

2 commenti:

  1. essere troppo critici a volte distrugge e non crea. se non si vogliono mai le difficoltà si finirà per essere solo bambolette di pezza che piangono e si piegano davanti ai problemi. ben vengano le difficoltà: fanno crescere.

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  2. quello che dici purtroppo capita a tutti noi studenti unical, sommersi più nella burocrazia che negli esami,,,,. credo che lottando insieme si possa migliorare il sistema.. ma alle parole vanno accompagnati i fatti perchè altrimenti non si va tanto lontano... comunque su con la vita... il nostro campus ha anche molte cose positive...

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