lunedì 10 marzo 2008

La partenza intelligente

ciao
siamo tre studenti unical, complimenti x il vostro giornale.
abbiamo molto apprezzato l'articolo in prima pagina dell'ultimo numero (del professor Frink), siamo totalmente d'accordo con voi! vi alleghiamo un articolo scritto da noi, su un altro piccolo difetto degli studenti Unical, speriamo che vi piaccia.
vi mandiamo un in bocca al lupo x la vostra attività
un saluto a tutta la redazione.

"La partenza intelligente"

TRRR....TA, TRRR....TA, TRRR...TA....
Venerdi ore 12:00: il ponte trema, vibra... e poi, ancora quel terribile rumore: TRRR....TA, TRRR....TA, TRRR...TA....
Potrebbe essere il terremoto o la scena iniziale di uno di quei film apocalittici americani... e invece no!!! TRRR....TA, TRRR....TA, TRRR...TA.... sono le migliaia e piccole rotelline dei trolley che scorrono veloci sulle grate del ponte P. Bucci. Appartengono agli studenti che hanno adottato la filosofia dell’Università “part-time”, cioè quella comoda da frequentare tra un week-end e l’altro. Abbandonano le lezioni a metà e con passo deciso si posizionano lungo la linea di partenza; tutti pronti...Tre...Due...Uno...Partiti! Come un esercito di formichine psicotiche corrono e si danno spallate per accaparrarsi un posto comodo, sull’autobus o treno, su cui poggiare le proprie “stanche”membra dopo quattro “stressanti”, “difficili”,“estenuanti” giorni lontano da casa... E così, in preda alla più feroce nostalgia, si riparte per tornare all’ovile. Niente da dire su chi deve tornare per vera necessità, ma dov’è finita l’INDIPENDENZA sognata quando si aveva sedici anni?! E’ forse morta, sconfitta dalle amorevoli premure e dalle comodità di avere una mamma/serva e un papà/bancomat pronti a soddisfare il proprio “Bamboccione”? Decisamente si! Ma è morta anche la tipologia di studente universitario; non c’è cooperazione, voglia di confrontarsi, di esprimere le proprie opinioni per crescere come individuo. Ognuno pensa per sé e preferisce non esporsi in discorsi “impegnati”. Ben vengano tutte le festicciole di qualsiasi tipo (non stiamo qui a criticare i generi), ma la vita universitaria non è solo questa! Ci sono, anche nel fine settimana, tante iniziative ed eventi di grande interesse, sia all’Università che nell’interland cosentino, che però vengono snobbati al quasi unanime grido: “Ritirata!”. Ed ecco che la desolazione si impadronisce dei quartieri universitari, il silenzio cala nelle mense e per le strade. Persino i pullman, solitamente straboccanti di persone e di parole, ora sono semivuoti e tranquilli. Poi ti svegli una mattina e da lontano senti un rumore: trrr....ta, trrr....ta, sempre più forte: TRRR....TA, TRRR....TA, più insistente: TRRR..TA TRR..TA
...è di nuovo Lunedì.

Francesca Orangis, Francesco Parisi, Eleonora Procopio

1 commento:

  1. bellissimo! avete colto appieno la vita dello 'studente medio' unical.... ah ah ah

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