martedì 26 settembre 2017

La Notte del sistema universitario e il coraggio di un ricercatore

“Notte dei Ricercatori” o “buio pesto per la ricerca e i ricercatori liberi”: potrebbe anche mutare nome da quest'anno in Italia l'iniziativa europea che celebra l'importanza della ricerca dentro e fuori l'Università. Mentre fervono i preparativi in tutti gli atenei, compresa l'Unical, da Firenze arriva l'ennesimo macigno sul nostro malandato sistema universitario con l'arresto per corruzione di sette docenti. La storia è sempre la stessa, la chiamata di un concorso con il vincitore già stabilito, ma questa volta l'elemento di disturbo è un ricercatore con sangue inglese nelle vene, che ha osato ribellarsi a un sistema di reclutamento tutto italiano. 

Philip Laroma Jezzi (in foto), 49 anni, padre italiano, madre inglese, ricercatore di Scienze Giuridiche all’università di Firenze, ha fatto arrestare insieme agli altri, l'ordinario che - non sapendo di essere registrato - gli aveva consigliato di ritirarsi e di non fare ricorso, altrimenti la sua carriera sarebbe stata rovinata. “Quel concorso non è il tuo” è una frase che tanti ordinari hanno pronunciato e che tanti dottorandi e ricercatori si sono sentiti ripetere; a volte è così scontato che non c'è neanche bisogno di dirlo, ed è inutile che la ministra Fedeli si sforzi di farci credere che il caso sia isolato, poiché questa è la prassi nell'università italiana e non è un mistero per nessuno. Il sistema è corrotto al punto che, se tutti i concorrenti avessero o avessero avuto il coraggio di Laroma Jezzi, non sarebbero molti gli ordinari oggi a piede libero.

La Notte è questo venerdì 29 Settembre e il programma dell'Università della Calabria lo trovate qui. Buonanotte.

f.a.c.

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