giovedì 16 ottobre 2014

Sciopero sociale all'Unical, striscioni dal tetto delle residenze San Gennaro


Si è conclusa fra i pilastri delle residenze San Gennaro all'Unical, la tappa cosentina dello "sciopero sociale" indetto in tutta Italia da collettivi e sindacati autonomi per il 16 ottobre. 
Dopo una mattinata di volantinaggio e speakeraggio sul Ponte Bucci, una quarantina di attivisti del collettivo Controverso e del comitato Prendocasa di Cosenza, riuniti dietro lo striscione "casa e reddito per tutti", hanno raggiunto in corteo quello che nell'ateneo di Arcavacata è diventato il simbolo del problema alloggi per gli studenti. 
Le residenze San Gennaro furono inaugurate un anno fa, non ancora ultimate, dall'allora ministra dell'istruzione Maria Chiara Carrozza (rettore all'epoca era Giovanni Latorre): dodici milioni di euro e la benedizione del ministro non sono bastati ad oggi al suo completamento.
Il complesso residenziale, circa duecento posti letto, era stato comunque inserito nel bando borse e servizi di quest'anno per essere poi ritirato in tutta fretta: "le piogge provocano colate di fango all'ingresso e fin dentro le scale, manca la recinzione e la strada di collegamento sul Ponte", si sono giustificati i responsabili del Centro Residenziale.
Colpa della ditta appaltatrice? Colpa delle ditte esecutrici? Colpa dell'Ufficio tecnico dell'Unical che non ha controllato? Fatto sta che ora bisognerà spendere altri soldi per ultimare i lavori: non esagerano i manifestanti quando parlano di "speculazione edilizia".
Il San Gennaro avrebbe accolto solo in parte la domanda di residenzialità proveniente dalle nuove matricole: ammontano infatti a circa un migliaio gli idonei non beneficiari fuori sede che quest'anno non potranno esercitare il diritto all'alloggio.

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