
La cerimonia era ad inviti e una parte degli invitati ha chiaramente declinato, visto che ad attendere il ministro nell’ampio e dispersivo atrio delle residenze, c’era sì e no un centinaio di persone: non mancavano il prorettore vicario Gino Crisci, i delegati del rettore, dipendenti ed ex dipendenti. Assenti invece le autorità locali, e i rappresentanti degli studenti, questi ultimi forse in segno di protesta.