lunedì 1 luglio 2013

Elezioni del rettore, nessun vincitore. Seconda votazione il 16 luglio


Fumata nera per l’elezione del settimo rettore dell’Università della Calabria. Com’era prevedibile, visto l’alto numero di candidati in gara, la prima votazione non ha decretato alcun vincitore. Non ha vinto il favorito Gino Mirocle Crisci, che si ferma a 333 voti, cento voti sotto il quorum necessario. Secondo posto ex aequo per Domenico Cersosimo e Marcello Maggiolini, entrambi attestati su 174 voti. Buona affermazione per Patrizia Piro, con 95 voti, e ultimo Girolamo Giordano che si ferma a 61 voti. Molto alta l’affluenza, con una partecipazione del 90% circa di tutte le categorie (docenti, personale e studenti).

La giornata è iniziata presto per i candidati, fra i primi ad andare a votare presso il seggio allestito in Aula Magna. Alcuni di loro resteranno a presidiarlo fino alla fine, Maggiolini su tutti, altri non si faranno proprio vedere, come Crisci. Lo spoglio ha inizio intorno alle 18.00, la logistica non è delle migliori: per timore di contestazioni il presidente della commissione elettorale evita di spostare le urne chiuse dall’ingresso all’interno dell’Aula. La calca è inevitabile, l’attenzione è altissima. La prima urna aperta è quella dei docenti, 755 i votanti su 835 aventi diritto al voto. Le preferenze di Crisci staccano subito quelle degli altri, e dall’inizio si profila il testa a testa Cersosimo-Maggiolini, mentre Piro e Giordano restano indietro.
Risultato: 289 fra professori ordinari, associati e ricercatori hanno votato per Crisci, 161 per Cersosimo, 148 per Maggiolini, 81 per Piro e 56 per Giordano. La tendenza è confermata, con lievi variazioni poco determinanti, anche da personale tecnico-amministrativo e rappresentanti degli studenti. Le urne vengono aperte subito dopo e il conteggio si fa più complicato, poiché il voto di queste due categorie si calcola sulla base di un’apposita formula. I dipendenti che si sono recati alle urne sono stati 629 su 736 aventi diritto. Il più votato è Crisci con 211 voti (che equivalgono a 23 voti “pesati”), segue l’ottima affermazione di Maggiolini con 172 voti (19 pesati), Piro con 103 voti (11 pesati), Cersosimo con 92 voti (10 pesati), Giordano con 33 (3 voti pesati).
Infine gli studenti, 128 i votanti su 146 aventi diritto. Non hanno votato tutti compatti come annunciato: a Crisci sono andati 74 voti (21 voti pesati), 25 a Maggiolini (7 pesati), 11 a Piro e Cersosimo (3 voti pesati a testa), 6 voti a Giordano (1 voto pesato).
Poche, ma non sono mancate, nonostante l’ampia possibilità di scelta, le schede bianche (7 fra i docenti, 5 fra i dipendenti, 1 fra gli studenti) e le nulle (13 fra i docenti e 13 fra i dipendenti).
Le urne hanno rispettato le previsioni della vigilia, senza però aprire la strada ad un ballottaggio anticipato il 16 luglio, come molti speravano. Si torna a votare dunque fra quindici giorni, con un quadro ancora ampio di candidature ed uno scenario aperto di possibili esiti elettorali. Molto dipenderà dalle alleanze che si chiuderanno nei prossimi giorni, ma se la percentuale dei votanti resterà ancora così alta, e di conseguenza il quorum, bisognerà aspettare il ballottaggio del 31 luglio per conoscere il nome del nuovo rettore.

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