Un mese di tempo per tentare di ricomporre il quadro della situazione, ma se si fallisse, si procederà con la chiusura. Così ha deciso il Senato accademico dello scorso 17 novembre sulla sorte del dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente
ed il Territorio e Ingegneria Chimica che, in seguito alle richieste di trasferimento di alcuni docenti, scenderebbe sotto i 35 professori, ossia la soglia
minima prevista dallo Statuto.
Il Senato ha sostanzialmente accolto la richiesta del
direttore del Diatic, Giordano Girolamo, che in una lettera aperta alla vigilia del Senato, chiedeva di istituire un ulteriore tavolo di discussione per considerare
le possibilità di mediazione con i docenti e scongiurare la chiusura. I
docenti dal canto loro, hanno in qualche modo già risposto, esprimendo le proprie ragioni in una lettera di
risposta a quella del direttore. Lettera nella quale viene comunicato
che già a partire dal luglio 2016 altri colleghi avevano presentato domanda di trasferimento, per "limitazioni alla
libertà di fare ricerca e didattica, a seguito di decisioni
dipartimentali prese a maggioranza, vessazioni personali e anche
episodi mortificanti della professionalità dei singoli docenti (…)”
. Dunque nella risposta al direttore i docenti affermano che questa decisione è in realtà già nota da tempo.
Forte il disagio che gli
studenti del Diatic, circa
700 iscritti, manifestano nei confronti di questa possibile
decisione. Nella scorsa
settimana, nell’assemblea organizzata dai rappresentanti degli studenti (nella foto), hanno
esposto la netta contrapposizione alla chiusura del dipartimento per la paura di conseguenze sui corsi di laurea, sul percorso universitario e sul loro stesso futuro. Da questo punto di vista, il Senato ha tentato di rassicurare gli studenti: l’eventuale disattivazione del
dipartimento infatti (in ogni caso prevista per la fine dell’anno
accademico), comporterebbe cambiamenti nella collocazione degli uffici, ma per i corsi di laurea nessun rischio di chiusura poiché sarebbero incardinati in altri dipartimenti.
RdR
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