Le votazioni per l’elezione del nuovo rettore dell’Università della Calabria si svolgeranno il prossimo 25
ottobre in prima convocazione e, in caso necessario, in seconda e terza convocazione, il 14 e 29 novembre. Lo ha deciso questo pomeriggio il Senato Accademico, con dieci voti favorevoli e sei astenuti, al termine di una
lunga e articolata discussione.
I lavori sono iniziati con l’intervento del rettore, prof. Giovanni Latorre, che ha informato il Senato di aver chiesto al prorettore, Prof. Lucio Grandinetti, di presiedere la riunione, vista l’intenzione di non partecipare alla discussione di questo punto all’ordine del giorno. L’indisponibilità del prof. Grandinetti, dovuta a motivi di carattere familiare, ha indotto il rettore a proporre di individuare tra i presenti chi presiedere i lavori o di assumere regolarmente il proprio ruolo, ma senza prendere la parola.
Dopo la decisione per la seconda opzione proposta dal rettore (Un atteggiamento – ha detto Latorre – che mi ha auguro venga apprezzato da tutti e seguito anche in futuro), il Senato ha iniziato il confronto sul punto: “Fissazione del calendario delle elezioni del Rettore (Statuto di Ateneo – art. 8.1, comma 1).
La discussione, oltre alla richiesta in merito presentata venerdì scorso dai sei presidi di Facoltà Franco Rubino (Economia), Sebastiano Andò (Farmacia), Paolo Veltri (Ingegneria), Raffaele Perrelli (Lettere e Filosofia), Gino Crisci (Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali) e Guerino D’Ignazio (Scienze Politiche), ha tenuto conto anche di un documento sull’argomento inviato questa mattina al Rettore e ai membri del Senato accademico dai direttori di Dipartimento Franco Altimari (Lingue e Scienze dell’Educazione), Riccardo Barberi (Fisica), Sergio Bova (Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale), Piero Fantozzi (Scienze Politiche e Sociali), Girolamo Giordano (Ingegneria per l’ambiente e il territorio e ingegneria chimica), Sergio Greco (Informatica, Modellistica e Sistemistica per l’Ingegneria), Nicola Leone (Matematica e Informatica), Ivar Massabò (Scienze Economiche, Statistiche e Finanziarie) e Giovanni Sindona (Chimica e Tecnologie Chimiche).
I firmatari del documento, "al fine di pervenire a soluzioni commisurate al grado di responsabilità che gli organi istituzionali, ed in particolar modo il Senato Accademico, rivestono in tale difficile momento della vita dell’Ateneo", hanno sottolineato l’urgenza di "procedere alla elezione del nuovo Senato Accademico dell’Ateneo e successivamente procedere alla elezione del Rettore e alla nomina del Consiglio di Amministrazione, al fine di garantire una corretta ed ordinata transizione verso la nuova “governance” dell’Università della Calabria".
I lavori sono iniziati con l’intervento del rettore, prof. Giovanni Latorre, che ha informato il Senato di aver chiesto al prorettore, Prof. Lucio Grandinetti, di presiedere la riunione, vista l’intenzione di non partecipare alla discussione di questo punto all’ordine del giorno. L’indisponibilità del prof. Grandinetti, dovuta a motivi di carattere familiare, ha indotto il rettore a proporre di individuare tra i presenti chi presiedere i lavori o di assumere regolarmente il proprio ruolo, ma senza prendere la parola.
Dopo la decisione per la seconda opzione proposta dal rettore (Un atteggiamento – ha detto Latorre – che mi ha auguro venga apprezzato da tutti e seguito anche in futuro), il Senato ha iniziato il confronto sul punto: “Fissazione del calendario delle elezioni del Rettore (Statuto di Ateneo – art. 8.1, comma 1).
La discussione, oltre alla richiesta in merito presentata venerdì scorso dai sei presidi di Facoltà Franco Rubino (Economia), Sebastiano Andò (Farmacia), Paolo Veltri (Ingegneria), Raffaele Perrelli (Lettere e Filosofia), Gino Crisci (Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali) e Guerino D’Ignazio (Scienze Politiche), ha tenuto conto anche di un documento sull’argomento inviato questa mattina al Rettore e ai membri del Senato accademico dai direttori di Dipartimento Franco Altimari (Lingue e Scienze dell’Educazione), Riccardo Barberi (Fisica), Sergio Bova (Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale), Piero Fantozzi (Scienze Politiche e Sociali), Girolamo Giordano (Ingegneria per l’ambiente e il territorio e ingegneria chimica), Sergio Greco (Informatica, Modellistica e Sistemistica per l’Ingegneria), Nicola Leone (Matematica e Informatica), Ivar Massabò (Scienze Economiche, Statistiche e Finanziarie) e Giovanni Sindona (Chimica e Tecnologie Chimiche).
I firmatari del documento, "al fine di pervenire a soluzioni commisurate al grado di responsabilità che gli organi istituzionali, ed in particolar modo il Senato Accademico, rivestono in tale difficile momento della vita dell’Ateneo", hanno sottolineato l’urgenza di "procedere alla elezione del nuovo Senato Accademico dell’Ateneo e successivamente procedere alla elezione del Rettore e alla nomina del Consiglio di Amministrazione, al fine di garantire una corretta ed ordinata transizione verso la nuova “governance” dell’Università della Calabria".
Il dibattito ha registrato numerosi interventi.
Ha iniziato il preside D’Ignazio, che ha ricordato come la richiesta sottoscritta venerdì scorso insieme ai colleghi delle altre facoltà abbia risposto 'all’esigenza di discutere, alla luce della sentenza pronunciata dal Tar dell’Umbria, della opportunità politica di un secondo anno di proroga del rettore'. Pur riconoscendo che il pronunciamento del tribunale amministrativo non determina una soluzione definitiva del problema, D’Ignazio tuttavia ne ha sottolineato 'l’importanza e la capacità che offre di affrontare questioni ritenute finora indiscutibili'.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli interventi dei Presidi Raffaele Perrelli e Gino Mirocle Crisci. 'E’ giusto – ha detto il preside di Lettere con riferimento al documento dei nove direttori di dipartimento – che si elegga prima il nuovo Senato accademico e, poi, il rettore, ma bisogna avere certezza che, fissando la data delle votazioni dopo il 31 ottobre, non si incorra in situazioni di nullità. In ogni caso – ha concluso Perrelli – c’è una convenienza di tipo politico ad avere un nuovo rettore, vista la necessità, di fronte alle scelte difficili che l’Ateneo sarà chiamato a compiere, di poter contare su un interlocutore nella pienezza delle proprie funzioni'. Anche il preside Crisci ha espresso apprezzamento per il documento sottoscritto dai direttori di dipartimento 'nel quale viene chiesto esattamente ciò di cui l’Università ha bisogno', anche se, ha aggiunto, 'se alla riunione dal quale esso è scaturito fossimo stati invitati anche noi avremmo potuto spiegare meglio le ragioni che hanno determinato la nostra iniziativa venerdì scorso'.
Ha iniziato il preside D’Ignazio, che ha ricordato come la richiesta sottoscritta venerdì scorso insieme ai colleghi delle altre facoltà abbia risposto 'all’esigenza di discutere, alla luce della sentenza pronunciata dal Tar dell’Umbria, della opportunità politica di un secondo anno di proroga del rettore'. Pur riconoscendo che il pronunciamento del tribunale amministrativo non determina una soluzione definitiva del problema, D’Ignazio tuttavia ne ha sottolineato 'l’importanza e la capacità che offre di affrontare questioni ritenute finora indiscutibili'.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli interventi dei Presidi Raffaele Perrelli e Gino Mirocle Crisci. 'E’ giusto – ha detto il preside di Lettere con riferimento al documento dei nove direttori di dipartimento – che si elegga prima il nuovo Senato accademico e, poi, il rettore, ma bisogna avere certezza che, fissando la data delle votazioni dopo il 31 ottobre, non si incorra in situazioni di nullità. In ogni caso – ha concluso Perrelli – c’è una convenienza di tipo politico ad avere un nuovo rettore, vista la necessità, di fronte alle scelte difficili che l’Ateneo sarà chiamato a compiere, di poter contare su un interlocutore nella pienezza delle proprie funzioni'. Anche il preside Crisci ha espresso apprezzamento per il documento sottoscritto dai direttori di dipartimento 'nel quale viene chiesto esattamente ciò di cui l’Università ha bisogno', anche se, ha aggiunto, 'se alla riunione dal quale esso è scaturito fossimo stati invitati anche noi avremmo potuto spiegare meglio le ragioni che hanno determinato la nostra iniziativa venerdì scorso'.
Per il preside Sebastiano Andò 'la sentenza del Tar dell’Umbria aiuta a dare valenza ad una interpretazione
letterale della legge, peraltro condivisa da molti', mentre il preside di Ingegneria, Paolo Veltri, così come fatto
precedentemente dal preside Crisci, ha rivendicato la correttezza dei comportamenti seguiti insieme agli altri
colleghi, 'nel pieno rispetto di quanto stabilito dallo Statuto e nell’alveo istituzionale in cui l’iniziativa è
maturata ed è stata portata avanti'.
Di diverso tenore gli interventi dei professori Marcello Maggiolini e Pierluigi Veltri.
'Concordo sullo spirito della richiesta dei presidi – ha detto il primo – ma un momento di chiarezza iniziale sarebbe stato opportuno, così come è importante ricercare un punto di convergenza tra le posizioni in campo nel superiore interesse dell’Ateneo. Il pronunciamento del Tar – ha aggiunto Maggiolini – non assicura un’interpretazione certa e non possiamo consentirci di avviare iniziative che poi potrebbero essere bloccate. L’esigenza cui dobbiamo far fronte oggi – ha proseguito Maggiolini – è quella del rinnovo del Senato Accademico, come chiedono i nove direttori di dipartimento, ma non meno importante è preservare il patrimonio di credibilità e l’immagine altamente positiva che l’Unical è riuscita a conquistarsi in questi anni, evitando comportamenti dannosi e controproducenti'.
D’accordo con Maggiolini si è detto il prof. Pierluigi Veltri, per il quale 'muoversi in maniera intempestiva, a fronte della volontà espressa dal Ministero, che va in una direzione diversa, non è la decisione migliore. Il problema – ha detto ancora Veltri – dopo la sentenza del Tar dell’Umbria certamente si pone, ma va affrontato responsabilmente, aspettando l’esito del ricorso che il Miur ha già annunciato, e mettendo in conto, a valle di questo, l’elezione del rettore. Quel che invece oggi deve avvenire in tempi brevi – ha concluso il prof. Veltri – è l’elezione del Senato Accademico. Prima si insedia e meglio è, dopodicchè, in presenza di elementi di maggiore chiarezza, potrà essere affrontata la questione del nuovo rettore'.
Dopo le rassicurazioni da parte del Direttore generale, dott. Fulvio Scarpelli, circa la validità di un percorso elettorale che superasse la scadenza del 31 ottobre, hanno preso la parola il prof. Agostino Tarsitano, che ha auspicato un 'percorso rapido durante il quale procedere, innanzitutto, alla stabilizzazione dei nuovi dipartimenti e, poi, alla elezione del Senato e del Rettore', e il rappresentante del personale, dott. Salvatore Ricchio, per il quale 'i documenti dei presidi e dei direttori di dipartimento vanno nella stessa direzione e rappresentano il momento unificante di una prospettiva che, oltre alla elezione del senato e del rettore, segna l’avvio di un dibattito al quale anche il sindacato vuole partecipare'.
Le preoccupazioni espresse dai rappresentanti degli studenti, Eugenio Maria Gagliardi e Vincenzo Scarpelli, hanno fatto il paio con l’invito che il prof. Marcello Maggiolini, riprendendo la parola, ha fatto al Senato 'di approfondire con calma il problema, evitando fughe in avanti e decisioni in grado di strozzare un confronto invece assolutamente necessario'. Appello condiviso ed espresso nuovamente anche dal prof. Pierluigi Veltri, dalla professoressa Beatrice Bitonti, che ha sottolineato la 'necessità di un dibattito più ampio su una questione di tale importanza e il coinvolgimento delle altre strutture dell’Ateneo', e dal prof. Giuseppe Oliveti, per il quale 'è prudente concedersi un attimo in più di riflessione'.
Terminata la discussione, si è passati alla votazione sulla proposta del preside Perrelli di fissare la votazione per l’elezione del rettore il 25 ottobre, in prima convocazione, e successivamente, se necessario, il 14 e il 29 novembre.
Hanno votato a favore D’Ignazio, Perrelli, Crisci, Paolo Veltri, Andò, Rubino, Roma, Ricchio, Pantusa e Gagliardi. Si sono astenuti Pierluigi Veltri, Bitonti, Oliveti e Maggiolini, mentre Tarsitano non ha partecipato al voto. Anche il rettore, coerentemente con quanto dichiarato inizialmente di non voler partecipare alla discussione, che inevitabilmente avrebbe riguardato la sua persona, si è astenuto.
Il senato, su proposta del rettore, ha dato il via libera anche alle elezioni dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo, dei docenti e dei ricercatori nel nuovo Senato, che si terranno il 26 e 27 settembre; quelle degli studenti, invece, sono fissate per il 23 e 24 ottobre.
Di diverso tenore gli interventi dei professori Marcello Maggiolini e Pierluigi Veltri.
'Concordo sullo spirito della richiesta dei presidi – ha detto il primo – ma un momento di chiarezza iniziale sarebbe stato opportuno, così come è importante ricercare un punto di convergenza tra le posizioni in campo nel superiore interesse dell’Ateneo. Il pronunciamento del Tar – ha aggiunto Maggiolini – non assicura un’interpretazione certa e non possiamo consentirci di avviare iniziative che poi potrebbero essere bloccate. L’esigenza cui dobbiamo far fronte oggi – ha proseguito Maggiolini – è quella del rinnovo del Senato Accademico, come chiedono i nove direttori di dipartimento, ma non meno importante è preservare il patrimonio di credibilità e l’immagine altamente positiva che l’Unical è riuscita a conquistarsi in questi anni, evitando comportamenti dannosi e controproducenti'.
D’accordo con Maggiolini si è detto il prof. Pierluigi Veltri, per il quale 'muoversi in maniera intempestiva, a fronte della volontà espressa dal Ministero, che va in una direzione diversa, non è la decisione migliore. Il problema – ha detto ancora Veltri – dopo la sentenza del Tar dell’Umbria certamente si pone, ma va affrontato responsabilmente, aspettando l’esito del ricorso che il Miur ha già annunciato, e mettendo in conto, a valle di questo, l’elezione del rettore. Quel che invece oggi deve avvenire in tempi brevi – ha concluso il prof. Veltri – è l’elezione del Senato Accademico. Prima si insedia e meglio è, dopodicchè, in presenza di elementi di maggiore chiarezza, potrà essere affrontata la questione del nuovo rettore'.
Dopo le rassicurazioni da parte del Direttore generale, dott. Fulvio Scarpelli, circa la validità di un percorso elettorale che superasse la scadenza del 31 ottobre, hanno preso la parola il prof. Agostino Tarsitano, che ha auspicato un 'percorso rapido durante il quale procedere, innanzitutto, alla stabilizzazione dei nuovi dipartimenti e, poi, alla elezione del Senato e del Rettore', e il rappresentante del personale, dott. Salvatore Ricchio, per il quale 'i documenti dei presidi e dei direttori di dipartimento vanno nella stessa direzione e rappresentano il momento unificante di una prospettiva che, oltre alla elezione del senato e del rettore, segna l’avvio di un dibattito al quale anche il sindacato vuole partecipare'.
Le preoccupazioni espresse dai rappresentanti degli studenti, Eugenio Maria Gagliardi e Vincenzo Scarpelli, hanno fatto il paio con l’invito che il prof. Marcello Maggiolini, riprendendo la parola, ha fatto al Senato 'di approfondire con calma il problema, evitando fughe in avanti e decisioni in grado di strozzare un confronto invece assolutamente necessario'. Appello condiviso ed espresso nuovamente anche dal prof. Pierluigi Veltri, dalla professoressa Beatrice Bitonti, che ha sottolineato la 'necessità di un dibattito più ampio su una questione di tale importanza e il coinvolgimento delle altre strutture dell’Ateneo', e dal prof. Giuseppe Oliveti, per il quale 'è prudente concedersi un attimo in più di riflessione'.
Terminata la discussione, si è passati alla votazione sulla proposta del preside Perrelli di fissare la votazione per l’elezione del rettore il 25 ottobre, in prima convocazione, e successivamente, se necessario, il 14 e il 29 novembre.
Hanno votato a favore D’Ignazio, Perrelli, Crisci, Paolo Veltri, Andò, Rubino, Roma, Ricchio, Pantusa e Gagliardi. Si sono astenuti Pierluigi Veltri, Bitonti, Oliveti e Maggiolini, mentre Tarsitano non ha partecipato al voto. Anche il rettore, coerentemente con quanto dichiarato inizialmente di non voler partecipare alla discussione, che inevitabilmente avrebbe riguardato la sua persona, si è astenuto.
Il senato, su proposta del rettore, ha dato il via libera anche alle elezioni dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo, dei docenti e dei ricercatori nel nuovo Senato, che si terranno il 26 e 27 settembre; quelle degli studenti, invece, sono fissate per il 23 e 24 ottobre.
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