“Macbeth”, “Macbeth”, “Macbeth” sussurrano le tre Norne
mentre percorrono la ripida scalinata di un Tau completamente avvolto dalla
nebbia dirigendosi consapevoli e bramose verso il palcoscenico per compierne il
rito/studio. Sanno tutti ciò che lo aspetta: “Diventerai RE”. Il “Macbeth su
Macbeth, su Macbeth. Uno studio per la mano sinistra” di Chiara Guidi - in scena
al “Teatro grande” dell’Unical lo scorso mercoledì - si costruisce ogni volta
sulla scena, hic et nunc, come se fosse la prima.
domenica 26 aprile 2015
venerdì 24 aprile 2015
Vinicio Capossela all'Unical per la giornata mondiale del libro
Luci soffuse, il personaggio in scena si trova seduto ad una scrivania e apparentemente sembra usare i suoi polpastrelli per batterli sulla tastiera di un computer; in realtà quella piccola tastierina è lo strumento che gli permette di riconoscere le lettere e riuscire così a formare le parole, a leggere le parole, sebbene lui, quelle parole, non possa vederle.
Seduto a quella scrivania, sul palco del Teatro Auditorium, c’è Roberto, ragazzo non vedente che, leggendo dei passi tratti da “Moby Dick”, ha di fatto aperto la manifestazione #ioleggoperchè il 23 aprile scorso all’Università della Calabria, organizzata in occasione della giornata mondiale del libro.
mercoledì 22 aprile 2015
"Lettera mai scritta" fra Heidegger e Arendt, messa in scena al PTU
Era solo una ragazzina, Hannah Arendt,
quando si invaghì del suo professore Martin Heidegger, di vent’anni più anziano
e sposato; proprio lui ricorderà nel 1950 il loro incontro e lo sguardo della
Arendt, uno sguardo che solo gli innamorati possono scambiarsi. Per alcuni un colpo di fulmine, per
altri una storia travagliata fatta di incontri e scontri, separazioni e
ritrovi, pensieri mai dedicati, sentimenti mai dichiarati e lettere mai
inviate, mai scritte.
Proprio le lettere sono state
protagoniste, giorno 21 Aprile, al piccolo teatro unical (PTU) in occasione
dello spettacolo “Fotogrammi della memoria. Una lettera mai spedita” inserito
nel programma #ioleggoperchè. In scena, nel ruolo di Martin Heidegger,
il professore Bruno Roberti, che ha curato l’intera lettura
scenica, e la studentessa Valeria Bonacci, nei panni di Hannah Arendt: i due hanno
recitato alcuni passi tratti dal libro di Pio Colonnello “Martin Heidegger e Hannah
Arendt. Lettera mai scritta”.
giovedì 2 aprile 2015
Verdena al Teatro Auditorium o degli amplificatori al potere
I Verdena sono il sold out che
ti aspetti. Biglietti esauriti da giorni, e ragazzi e ragazze in camicia di
flanella che, come zombie, presidiavano le prevendite dei ticket. Il colpo
d'occhio del Teatro Auditorium, poco prima del live, è bellissimo: pieno
all'inverosimile. I Verdena arrivano sul palco arricchiti da Giuseppe Chiara.
Si dividerà con Alberto le parti di chitarra e tastiera. Il fratello Luca alla
batteria e Roberta Samarelli, come sempre al basso.
L'incipit del concerto è una
botta di elettricità.
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