giovedì 28 novembre 2013

Atenei del sud in fermento. All'Unical un'assemblea degli studenti



Nel giorno in cui si tiene l’incontro fra i rettori degli atenei meridionali ed il ministro Maria Chiara Carrozza -  spostato all’ultimo minuto da Napoli a Roma per “motivi di ordine pubblico” – le università del Sud si mobilitano per sostenere le ragioni dei rettori. I motivi dell’incontro riguardano il blocco del turn-over e l’assegnazione dei punti organico 2013 agli atenei, assegnazione che ha prodotto evidenti disparità, specie fra nord e sud, a discapito di quest’ultimo. I rettori hanno chiesto che venga rivisto il sistema di finanziamento degli atenei, incontrando una sensibilità da parte del ministro, la quale ha promesso correttivi per il futuro.

Nella mattinata di oggi, in contemporanea con il vertice romano, iniziative partecipate da docenti, precari e studenti si sono svolte in quasi tutti gli atenei del sud. All’Unical, l’assemblea convocata in aula Ssp1 dal collettivo studentesco “Ateneo Controverso” ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone, in maggioranza studenti, ed un gruppo di ricercatori sensibili al tema. Non c’erano i dipendenti (i sindacati nei giorni scorsi avevano chiesto un incontro sul tema al rettore) e non c’erano nemmeno i docenti (che pure sui media locali avevano chiamato i colleghi alla mobilitazione).
L’assemblea degli studenti è stata l’occasione per ribadire anche da Arcavacata la netta contrarietà al sottofinanziamento del settore e al disegno di smantellamento dell’università pubblica italiana in atto ormai da anni, e per ribadire la difesa di un sistema formativo che, nonostante i difetti, continua a rappresentare, specie al Sud, un’occasione di importanza vitale per i giovani.
L’assemblea ha provato anche ad entrare nel merito del dibattito, toccando temi come l’aziendalizzazione dell’università, la sostenibilità dei corsi di laurea, la destinazione delle risorse, la funzione della rappresentanza: le opinioni emerse, a tratti divergenti, costituiscono un utile (ri)avvio di discussione che, se avesse un respiro più lungo, potrebbe tentare di influenzare le scelte concrete che l’Unical, come altri atenei, si troverà a fare nel breve periodo. 
Ma l'attenzione per il momento è tutta concentrata sull'opposizione al decreto ministeriale, decreto sul quale la ministra ha già risposto chiaramente che non può fare marcia indietro.
Die

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