I Nuovi
Linguaggi della Scena Contemporanea sono pronti ad invadere di meraviglie i
suggestivi luoghi del Protoconvento
Francescano di Castrovillari per la XVI edizione di Primavera dei Teatri.
Tredici spettacoli in cinque intense giornate (dal 29 maggio al 2
giugno) illustrati nella conferenza stampa di sabato mattina tenutasi sulla
terrazza dell’Urban Theater, da Dario De Luca, direttore artistico di Scena
Verticale insieme a Saverio La Ruina (al momento fuori sede) e il direttore
organizzativo Settimio Pisano. All’incontro con la stampa, oltre agli addetti ai lavori, erano
presenti il Commissario Straordinario di
Castrovillari Massimo Mariani e il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del
Pollino Domenico Pappaterra.
Un parto
sempre più difficile, causa la lenta burocrazia, e gli ancora incerti fondi
regionali, come spiega Pisano, mentre
dal pubblico una voce urla “Siete dei pazzi!”. Razionalmente sembra pura follia
la caparbietà e la tenacia di Scena Verticale, pronta a saltare nel buio pur di
lavorare a ciò che ha reso grande non solo il Festival e la città di Castrovillari, ma soprattutto le tante giovani
compagnie teatrali fiorite proprio grazie a “Primavera”. “Per fare l’operatore culturale in Calabria
devi essere affetto da ludopatia- afferma ironicamente De Luca- noi di banane
ne abbiamo prese tante, non fai altro che lanciarti nel vuoto pensando che il tuo pensiero artistico debba
avere un senso”. E sono
proprio le banane a colorare la scena di questa nuova edizione, non solo quelle ”prese” ma anche il frutto di
una viva realtà culturale per l’intero territorio calabrese, proprio come la
banana che la bimba offre ad un diffidente gorilla nella nuova immagine/icona
di questa XVI edizione.
Il Festival d’eco nazionale si apre al Teatro
Sybaris con un classico del teatro, “La bisbetica domata” di Shakespeare per la
regia di Tonio de Nitto. La Factory Compagnia Transadriatica propone una rilettura
corale e visionaria che ne rintraccia la violenza di genere. Allo stesso filone
appartengono gli spettacoli “L’inferno e Fanciulla” della Piccola Compagnia
Dammacco per la regia di Mariano Dammacco con Serena Balivo in Sala 14 e
"Polvere. Dialogo tra uomo e donna" (30 maggio ore 19.00), nuova
produzione di Scena Verticale, di e con Saverio La Ruina.
La decorrenza
dei cent'anni passati dalla Grande Guerra vede il ritorno a Primavera dei Teatri di Mario Perrotta
con la prima nazionale di "Milite Ignoto. Quindicidiciotto" che racconta gli italiani in guerra uniti per
la prima volta dallo sgomento. Tema affrontato anche ne " Al Muro. Il
corpo in guerra" spettacolo del Teatro Club Udine, un'altra prima nazionale ospite del Festival.
Dalla
Calabria, il primo giugno, il Teatro
della Maruca porta in scena “Bollari. Memorie dallo Jonio” di e con Carlo Gallo,
a seguire, al Teatro Sybaris, Rossosimona e Officine Vonnegut con “Ombretta Calco”. Lo spettacolo vede per
la prima volta l’attore calabrese Peppino Mazzotta impegnato esclusivamente
come regista del testo di Sergio Pierattini interpretato da Milvia Marigliano.
In
anteprima nazionale sarà invece Fibre Parallele con “La beatitudine”, il premio
Ubu e Premio Duse Licia Lanera dirige e
interpreta accanto a Riccardo Spagnulo, autore del testo, la storia di una
sconfortata generazione che illusa cammina inavvertitamente verso la
distruzione.
Primavera dei
Teatri chiude la
sua sedicesima edizione con la compagnia Vico Quarto Mazzini che propone un
altro classico del teatro “I sei personaggi in cerca d’autore”, capolavoro
metateatrale di Luigi Pirandello diretto da Gabriele Palocà.
Non solo
pièces ma amore per la cultura in un cartellone che prevede diversi incontri e
laboratori. Info dettagliate sul programma: primaveradeiteatri.it
Valeria Bonacci
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