lunedì 11 maggio 2015

Torna la Primavera a Castrovillari con un festival ricco di teatro (e banane)

I Nuovi Linguaggi della Scena Contemporanea sono pronti ad invadere di meraviglie i suggestivi luoghi del Protoconvento Francescano di Castrovillari per la XVI edizione di Primavera dei Teatri.  Tredici spettacoli in cinque intense giornate (dal 29 maggio al 2 giugno) illustrati nella conferenza stampa di sabato mattina tenutasi sulla terrazza dell’Urban Theater, da Dario De Luca, direttore artistico di Scena Verticale insieme a Saverio La Ruina (al momento fuori sede) e il direttore organizzativo Settimio Pisano. All’incontro con la stampa, oltre agli addetti ai lavori, erano presenti  il Commissario Straordinario di Castrovillari Massimo Mariani e il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra.  

Un parto sempre più difficile, causa la lenta burocrazia, e gli ancora incerti fondi regionali, come spiega Pisano, mentre dal pubblico una voce urla “Siete dei pazzi!”. Razionalmente sembra pura follia la caparbietà e la tenacia di Scena Verticale, pronta a saltare nel buio pur di lavorare a ciò che ha reso grande non solo il Festival e la città di Castrovillari, ma soprattutto le tante giovani compagnie teatrali fiorite proprio grazie a “Primavera”. “Per fare l’operatore culturale in Calabria devi essere affetto da ludopatia- afferma ironicamente De Luca- noi di banane ne abbiamo prese tante, non fai altro che lanciarti nel vuoto pensando che il tuo pensiero artistico debba avere un senso”. E sono proprio le banane a colorare la scena di questa nuova edizione, non solo quelle ”prese” ma anche il frutto di una viva realtà culturale per l’intero territorio calabrese, proprio come la banana che la bimba offre ad un diffidente gorilla nella nuova immagine/icona di questa XVI edizione. 
Il Festival d’eco nazionale si apre al Teatro Sybaris con un classico del teatro, “La bisbetica domata” di Shakespeare per la regia di Tonio de Nitto. La Factory Compagnia Transadriatica propone una rilettura corale e visionaria che ne rintraccia la violenza di genere. Allo stesso filone appartengono gli spettacoli “L’inferno e Fanciulla” della Piccola Compagnia Dammacco per la regia di Mariano Dammacco con Serena Balivo in Sala 14 e "Polvere. Dialogo tra uomo e donna" (30 maggio ore 19.00), nuova produzione di Scena Verticale, di e con Saverio La Ruina.
La decorrenza dei cent'anni passati dalla Grande Guerra vede il ritorno a Primavera dei Teatri di Mario Perrotta con la prima nazionale di "Milite Ignoto. Quindicidiciotto"  che racconta gli italiani in guerra uniti per la prima volta dallo sgomento. Tema affrontato anche ne " Al Muro. Il corpo in guerra" spettacolo del Teatro Club Udine, un'altra prima nazionale ospite del Festival.
Dalla Calabria, il primo giugno,  il Teatro della Maruca porta in scena “Bollari. Memorie dallo Jonio” di e con Carlo Gallo, a seguire, al Teatro Sybaris, Rossosimona e Officine Vonnegut  con “Ombretta Calco”. Lo spettacolo vede per la prima volta l’attore calabrese Peppino Mazzotta impegnato esclusivamente come regista del testo di Sergio Pierattini interpretato da Milvia Marigliano.
In anteprima nazionale sarà invece Fibre Parallele con “La beatitudine”, il premio Ubu e Premio Duse Licia Lanera  dirige e interpreta accanto a Riccardo Spagnulo, autore del testo, la storia di una sconfortata generazione che illusa cammina inavvertitamente verso la distruzione.
Primavera dei Teatri chiude la sua sedicesima edizione con la compagnia Vico Quarto Mazzini che propone un altro classico del teatro “I sei personaggi in cerca d’autore”, capolavoro metateatrale di Luigi Pirandello diretto da Gabriele Palocà.
Non solo pièces ma amore per la cultura in un cartellone che prevede diversi incontri e laboratori. Info dettagliate sul programma: primaveradeiteatri.it 

Valeria Bonacci

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