martedì 28 maggio 2013

"Sciopero" degli autobus in Calabria, non è ancora finita


La protesta degli autisti calabresi è scattata all’improvviso e si è estesa a macchia di leopardo, protraendosi per una settimana. Ne hanno pagato il prezzo maggiore i cittadini, lavoratori pendolari e studenti, medi e universitari, costretti a rimanere a terra e impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro o di studio. C’è chi ha saltato importanti visite mediche, prenotate da mesi. 
Anche questa è Calabria, anche questo è il mondo del lavoro “sindacalizzato”, dove i sindacati non proclamano con il dovuto preavviso uno sciopero magari anche giusto, e i lavoratori si alzano una mattina e decidono tempi e modi della loro protesta, noncuranti di gestire un servizio pubblico e con la pretesa di essere comunque compresi dagli utenti.
Il trasporto pubblico locale di tutta la regione Calabria ha vissuto così una settimana di caos ed ancora non se ne vede la fine. Il servizio da stamattina sembra ripristinato ma la situazione è ancora molto incerta, d’altronde la crisi del settore si trascina da tempo e ciclicamente il problema si ripresenta, nelle stesse forme. 
Tutto è (ri)cominciato il 21 maggio scorso, all’indomani di una delibera della giunta regionale che, per questioni di budget, prevede di ridimensionare ulteriormente i contratti di servizio stipulati con le aziende private calabresi che gestiscono il Tpl, a partire dal mese di agosto. 
I sindacati sostengono che questa operazione farebbe di fatto perdere un migliaio di posti di lavoro su tutto il territorio regionale. Hanno pertanto incontrato la giunta regionale il 24 maggio scorso chiedendo rassicurazioni sul recupero dei fondi stanziati. Il governatore Scopelliti ha chiesto dal canto suo di riprendere il servizio in maniera regolare in attesa di trovare una soluzione. Un nuovo incontro è previsto per giovedì 30 maggio, mentre i sindacati hanno già annunciato, se un accordo non si dovesse trovare, uno sciopero generale per il 14 giugno.
Intanto, la mancanza di informazione sul problema è pressocchè totale. L’assessore regionale al ramo, Luigi Fedele, assicura che si sta facendo il possibile per mantenere un servizio efficiente per i cittadini. In realtà “efficienza” non è proprio il termine più adatto quando si parla di trasporti in Calabria: non è un caso che sia ancora quello privato il mezzo di trasporto di gran lunga più utilizzato dai calabresi.

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