mercoledì 9 giugno 2010
Unical, il Premio Oscar Mauro Fiore fra gli studenti
"Lavorate per realizzare i vostri sogni" sono queste le parole pronunciate dal Premio Oscar Mauro Fiore, Direttore della fotografia del Colossal Avatar, che giovedì 3 giugno ha incontrato gli studenti dell'Unical nell' Aula U. Caldora, "accompagnato" dalla celebre statuetta degli Academy Awards. Tra i presenti alla premiazione non potevano certamente mancare come di consueto il Magnifico Rettore Giovanni Latorre, il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia R. Perrelli,il Preside del Corso di Laurea del DAMS R. De Gaetano e il Sindaco di Marzi Rodolfo Aiello.
Mauro Fiore, che dall'età di sette anni vive in America e ha studiato cinema alla Columbia College, paragona il suo lavoro a quello di un artigiano che immerso nel mondo del cinema e ha il compito di tradurre in immagini il concetto astratto che il regista ha in mente. "La cosa che ci accomuna tutti è l'attitudine all'arte. Ciò che alcuni esprimono scrivendo o dipingendo, noi direttori della fotografia lo facciamo con il colore e la luce".
Disponibile come sempre il genio della fotografia non si è fatto esaltare dal successo, tutt'altro, si è dimostrato molto interessato alle domande poste dai mass media ma soprattutto ha incoraggiato gli studenti a farsi avanti, senza farsi mancare la giusta ironia: " Non me ne vado da qui fino a quando i ragazzi non faranno delle domande". A quel punto il pubblico composto da studenti del Dams ma anche di altre facoltà, da professori e da una rappresentanza di studenti dell'University of Rhode Island, si è sciolto per non perdere la possibilità di soddisfare le più svariate curiosità, a proposito anche del prossimo progetto che Fiore inizierà il 14 giugno con Steven Spielberg.
Molte le domande sul film "Avatar", che lo ha reso una stella di Hollywood. Lui sintetizza, dicendo che è stato diretto e scritto interamente da James Cameron, il quale ha voluto creare un mondo del tutto nuovo,Pandora, partendo da zero. Per rendere avatar e alieni simili agli attori che li interpretano è stata utilizzata una tecnica chiamata “performance capture”, inoltre, si è fatto uso del programma Motion Builder che riesce a gestire anche le ombre e l’ illuminazione. Il film è composto per un 60% da elementi virtuali creati al computer e per il restante 40% da elementi live-action, di cui Mauro Fiore si è occupato. Ogni attore ha effettuato uno specifico allenamento per poi recitare sul set, questo perché ci sono molte parti che chiedono una certa atleticità e certi movimenti, anche perché la performance capture deriva dalla recitazione fisica dell’attore. Con Avatar è stato possibile creare il mondo digitale e far recitare gli attori veri in questo mondo 3D e vedere il tutto subito, proprio mentre le scene venivano girate. Nonostante la tecnica del 3D esiste da molti anni, solo adesso in questo periodo di crisi il cinema inizia a farne uso per creare dei mondi fantastici in grado di far sognare il pubblico.
Infine è stata assegnata a Mauro Fiore una medaglia di riconoscimento da parte del Rettore Latorre, il quale gli ha fatto, poi, firmare il "librone accademico". Inoltre gli sono stati consegnati due romanzi dallo scrittore Carmine Abate uno dei quali verrà pubblicato anche in America. Ma non è tutto, Mario Bozzo, presidente dell'Associazione Carical, ha invitato Fiore il 18 ottobre a Cosenza per conferirgli un riconoscimento dell' Associazione stessa.
Ad accompagnarlo nel cammino della sua vita ci sarà il ricordo delle tradizioni della sua terra e l'affetto dei calabresi, emozioni che ha immortalato, come solo lui sa fare, e che hanno toccato le corde del suo cuore.
Genny Pastura e Valeria Lattuca
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