Il Centro Residenziale ha emesso il nuovo Bando per le Borse e i servizi per l'anno accademico 2009/2010 e si è subito scaricato un polverone. Le disposizioni presentate sono ben diverse da quelle degli anni precedenti ed a rendersene conto sono soprattutto gli studenti che, in altri tempi, avrebbero semplicemente dovuto confermare l'alloggio scelto l'anno precedente.
Stavolta, complice la chiusura di alcuni palazzi adibiti ad alloggi per gli studenti il numero dei posti, degli studenti e i loro requisiti variano.
Soltanto i vincitori della borsa di studio, definiti idonei beneficiari, potranno confermare il posto e l'alloggio già occupato mentre gli idonei dovranno attendere che il posto venga loro assegnato d'ufficio secondo un criterio sì di merito e di genere, ma con la più assoluta casualità rispetto ai coinquilini. gli studenti che da sempre usufruiscono dei servizi di alloggio lamentano il fatto che, dopo anni di convivenza felice e pacifica, dovranno dividersi dagli amici di sempre. Altri temono che gli vengano assegnati gli alloggi siti in zone lontane dall'Unical, con tutti i disagi che ciò comporterebbe. forti di questi loro pensieri gli studenti hanno cercato di far sentire la loro voce, e, contro il caldo imperante di luglio hanno tentao un assembramento sotto l'Aula Cladora. La discreta partecipazione degli interessati ha dato modo di spiegare il nuovo bando e le insidie che sembra nascondere. Le convocazioni con il nuovo metodo inizieranno il 1 settembre, ciò che si vuole introdurre è il meccanismo principe delle amministrazioni che vuole che si seguano i principi di efficienza, efficacia ed economicità. D'altra parte sembra utile sottolineare che per come sono andate le cose fin'ora le esperienze universitarie per molti si trasformavano in una ricreazione di circoli chiusi di persone appartenenti agli stessi paesi, allo stesso rione e talvolta addirittura alla stessa famiglia. Se non altro il nuvo metodo di assegnazione dà l'opportunità di vivere un'esperienza universitaria più completa e, magari, migliore.
Bruna Larosa
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