A Natale si diventa sempre più buoni o per lo meno ci si prova, ma cosa significa essere completamente buoni o completamente cattivi? Italo Calvino ci pensa un po' e poi scrive un racconto per dilettare se stesso ed allietare gli altri... Viene fuori il suo 'Visconte dimezzato', Medardo di Terralba, un nobile che torna dalla guerra diviso in due parti: la metà malvagia, sempre accigliata e pronta a far dispetti, e la parte buona, così buona e sdolcinata da far danni.L'autore impersona il nipote del protagonista e racconta la storia con quel distacco e quella eccessiva serietà che contraddistingue le storie che presentano dei paradossi. Effettivamente l'originale vicenda è costellata di circostanze e situazioni alquanto singolari: il visconte si troverà a trattare con gli abituali nemici, con i contadini, con i suoi stessi parenti cambiando completamente idea sulle stesse identiche cose in base alla parte (buona o cattiva) in cui ci si imbatte. Una bella confusione per chi è del posto e non sa cosa fare il Gramo ed il Buono confondono tutti, infatti nessuno fa caso al fatto che una volta sia la parte destra ed a volte la sinistra a presentarsi... La maggior parte delle persone, invece, si accorgono della bizzarria del visconte e molti temono che la guerra gli abbia fatto perdere non solo la sua metà fisica ma anche la ragione.
Sarà l'amore per una ragazza Pamela(di cui entrambe le parti si innamoreranno) ad esacerbare la situazione mettendo l'una contro l'altra le metà della stessa persona acconsentendo ad uno di sposarlo all'altro di farsi sposare! Così all'altare saranno presenti la parte buona e quella cattiva, data la situazione si giungerà ad un duello durante il quale le cicatrici si apriranno. Il 'medico', presente al duello, che già aveva capito cosa era accaduto grazie anche alle sue passioni per i rimedi naturali, con una miscela sorprendente di erbe e altri elementi ed una sapienza per l'arte medica (in realtà mai troppo ostentata) riuscirà a ricucire insieme in un'unica persona Buono e Gramo restituendo la 'normalità' al povero visconte. Egli tornerà ad essere 'nè buono nè cattivo', cioè un uomo comune non troppo malvagio e neanche troppo buono...
Bruna Larosa
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