È Ciro Corona, presidente dell’associazione “R-Esistenza Anticamorra” di Scampia e leader della “Rete delle R-Esistenze Meridionali”, l’ospite che ha inaugurato il settimo anno delle attività scientifiche del Laboratorio universitario di Pedagogia della R-Esistenza, insieme al professore Giancarlo Costabile, promotore del laboratorio, al giornalista Michele Inserra, alla scrittrice Chantal Castiglione e al professore Giuseppe Spadafora. Durante l'incontro, che ha avuto luogo nell'University club dell'Università della Calabria lo scorso lunedi 23 ottobre, si è dibattuto intorno al tema dell'antimafia sociale partendo dalla resistenza del quartiere napoletano di Scampia, simbolo del risveglio del Mezzogiorno.
Ciro ha raccontato le tante iniziative in cantiere a Scampia, condividendo la sua esperienza e dando così un forte esempio che ci fa capire che le cose al sud possono realmente cambiare. Due sono le tappe più significative del percorso di quest'uomo coraggioso. La creazione di uno sportello anticamorra ubicato a 150 metri dalle vele di Scampia e adiacente alla "casa dei puffi", che per lunghi anni è stato crocevia del traffico di droga in Europa. Lo sportello è stato creato per denunciare quei fenomeni legati ai meccanismi estorsivi e alle violenze di camorra e si trova all'interno dell'Officina delle culture “Gelsomina Averna”, luogo di rinascita che prende il nome da una delle tante vittime di mafia.
L'altro progetto significativo riguarda la gestione di un bene confiscato alla mafia e trasformato, senza denaro pubblico e dopo tante lotte burocratiche, in uno strumento produttivo che ha creato posti di lavoro restituendo speranza a tanti i giovani del sud. La mancanza di lavoro è infatti un'arma in mano alle mafie, che fungono da garanti laddove lo Stato è assente. Puntare alla ripresa dell'economia sociale nel Mezzogiorno è un modo concreto per contrastare la logica perversa di questa società capitalistica e mafiosa che ci impone modelli di vita precari e dannosi. Questo sistema è favorito anche dalla malapolitica, che alimenta la divisione della società e dell'economia tra nord e sud del nostro paese.
Ed ecco che le attività scientifiche del laboratorio universitario di Pedagogia della R-Esistenza non sono solo un percorso di sensibilizzazione e coscentizzazione legato all'identità e alla storia dei nostri territori, ma un punto d'inizio per la diffusione di una mentalità che tende a distruggere la cultura mafiosa con i fatti e non con le parole. “In quest’anno accademico – ha spiegato il professor Costabile - l'azione sarà indirizzata alla decostruzione scientifica e politica delle risposte dell’antimafia borghese al problema criminale. L'obiettivo principale è quello di affermare un modello pedagogico basato sull’idea chiave della Disobbedienza, secondo l’approccio educativo della Scuola di Barbiana, quale dispositivo teorico-pratico per costruire un’alternativa alla società capitalistica e alla sua economia criminale, attraverso l’organizzazione dal basso di un nuovo concetto di democrazia popolare e sociale". Fondamentali in questo percorso sono le nuove generazioni, affinché il seme della legalità e della giustizia sociale attecchisca definitivamente.
Valentina
Mineo
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