L’applauso è scattato quando erano passate da poco le 20:30 nell’Aula Guarasci del Rettorato dell’Unical. Appena il presidente del seggio Nino Russo pronuncia il nome di Giovanni Latorre per la 355esima volta, la vittoria è matematica. Circondato da una folla di fedelissimi e stretto nell’abbraccio della moglie e della figlia, il Magnifico alza le braccia in segno di vittoria e brinda alla propria incoronazione a Rettore dell’ateneo, per la terza volta. In maniche di camicia ha assistito pazientemente allo spoglio delle schede del Centro Residenziale, che ha confermato al comando Pietro Brandmayr – con 399 voti, e soli trenta voti di distacco dall’altro candidato Franco Rossi, che ne ha incassati 367 – e quando è toccato a lui, passato il nervosismo iniziale e man mano che la forbice fra lui e lo sfidante Pasquale Versace s’andava ampliando, il Magnifico si è abbandonato all’euforia del campione.
Dopo i parenti, gli abbracci sono per i sostenitori più sfegatati. Galileo Violini e il neopreside di Economia Franco Rubino nell’arco dell’intera giornata hanno consumato il corridoio nell’attesa. C’è tutto il giro di Lettere, Preside in testa con l’immancabile zainetto; Nuccio Ordine si è sbucciato un ginocchio cadendo dalla moto ma, appollaiato su una sedia, non ha voluto rinunciare al momento d’oro; Giovannella Greco, Daniele Gambarara, Mario Alcaro e consorte, tengono una piccola riunione qualche stanzetta più in là.
Dipendenti pochi, studenti tanti. Sono quelli di Unicalabria, sorridenti e paonazzi, ma non mancano quelli di Cuore e di Università Futura. Il voto degli studenti, seppure pesato quindi non determinante, è uscito pressoché compatto dalle urne a favore di Latorre. Con la sola eccezione dei ragazzi di Udu e i 17 voti per Versace, le preferenze sono andate tutte all’uscente, ben 118. L’abbraccio con Modaffari – oltre che con il tramontato Pandolfi – è emblematico dei rapporti oramai consolidati fra il Rettore e la rappresentanza studentesca. Gli studenti invece hanno “bocciato” Brandmayr assegnandogli solo 62 preferenze, e promuovendo Rossi con 83 preferenze.
Di segno opposto il giudizio del personale tecnico-amministrativo: 278 voti per Latorre, 247 per Versace. Anche in questo caso il peso è minimo ma il significato è forte. I sindacati non avevano gradito la modifica dello Statuto e la storia del voto pesato. Stesso responso diviso a metà per il Centro Residenziale, 257 voti a Brandmayr e 241 a Rossi.
Significativo anche il risultato finale dei due candidati a Rettore: Latorre vince con 482 voti, Versace perde con 194. L’affermazione del docente di Ingegneria è stata apprezzabile, considerate le forze in campo: Versace ha superato il suo predecessore Giuseppe Frega, che alle precedenti elezioni aveva sfidato Latorre incassando 150 preferenze. Sessanta sono state le schede bianche, 29 le nulle. Il partito di Franco Piperno non ha avuto molto successo.
Non un plebiscito comunque, come qualcuno sperava. C’è un 30% dell’ateneo che ha espresso il proprio dissenso sugli otto anni d’amministrazione Latorre. Chissà se il rettore lo terrà in conto? Intanto per i prossimi giorni è stata annunciata una conferenza stampa per illustrare le linee guida del quadriennio 2008/2011.
Dopo i parenti, gli abbracci sono per i sostenitori più sfegatati. Galileo Violini e il neopreside di Economia Franco Rubino nell’arco dell’intera giornata hanno consumato il corridoio nell’attesa. C’è tutto il giro di Lettere, Preside in testa con l’immancabile zainetto; Nuccio Ordine si è sbucciato un ginocchio cadendo dalla moto ma, appollaiato su una sedia, non ha voluto rinunciare al momento d’oro; Giovannella Greco, Daniele Gambarara, Mario Alcaro e consorte, tengono una piccola riunione qualche stanzetta più in là.
Dipendenti pochi, studenti tanti. Sono quelli di Unicalabria, sorridenti e paonazzi, ma non mancano quelli di Cuore e di Università Futura. Il voto degli studenti, seppure pesato quindi non determinante, è uscito pressoché compatto dalle urne a favore di Latorre. Con la sola eccezione dei ragazzi di Udu e i 17 voti per Versace, le preferenze sono andate tutte all’uscente, ben 118. L’abbraccio con Modaffari – oltre che con il tramontato Pandolfi – è emblematico dei rapporti oramai consolidati fra il Rettore e la rappresentanza studentesca. Gli studenti invece hanno “bocciato” Brandmayr assegnandogli solo 62 preferenze, e promuovendo Rossi con 83 preferenze.
Di segno opposto il giudizio del personale tecnico-amministrativo: 278 voti per Latorre, 247 per Versace. Anche in questo caso il peso è minimo ma il significato è forte. I sindacati non avevano gradito la modifica dello Statuto e la storia del voto pesato. Stesso responso diviso a metà per il Centro Residenziale, 257 voti a Brandmayr e 241 a Rossi.
Significativo anche il risultato finale dei due candidati a Rettore: Latorre vince con 482 voti, Versace perde con 194. L’affermazione del docente di Ingegneria è stata apprezzabile, considerate le forze in campo: Versace ha superato il suo predecessore Giuseppe Frega, che alle precedenti elezioni aveva sfidato Latorre incassando 150 preferenze. Sessanta sono state le schede bianche, 29 le nulle. Il partito di Franco Piperno non ha avuto molto successo.
Non un plebiscito comunque, come qualcuno sperava. C’è un 30% dell’ateneo che ha espresso il proprio dissenso sugli otto anni d’amministrazione Latorre. Chissà se il rettore lo terrà in conto? Intanto per i prossimi giorni è stata annunciata una conferenza stampa per illustrare le linee guida del quadriennio 2008/2011.
28/06/2007 - Daniela Ielasi
Nessun commento:
Posta un commento