Altro che dialogo costruttivo. La guerra del trasporto
pubblico da e per l’Università della Calabria fra Consorzio Autolinee ed Amaco è
più viva che mai. Nelle ultime ora la vicenda ha preso una piega paradossale: ieri sera la polizia
municipale di Rende ha fermato tre mezzi dell’Amaco, ha controllato i documenti
ad autisti e passeggeri e ha fatto scendere tutti alle pensiline dell’Unical.
Motivo? Ai bus rossi manca l’allegato A, che stabilisce chilometri e rotte da
seguire. Quindi mezzi sequestrati, ritiro del libretto di circolazione e 450 euro di multa.
Le ripetute denunce del presidente del Consorzio Carlomagno alla fine hanno sortito i loro effetti. Ieri sera i vigili urbani sono dovuti intervenire nonostante il sindaco
di Rende Marcello Manna sia uno dei fautori, insieme al sindaco di Cosenza
Mario Occhiuto e al rettore dell’Unical Gino Crisci, della circolare veloce
Cosenza-Unical.
A nulla sono valsi dunque gli incontri chiarificatori e
conciliatori del prefetto di Cosenza, che nei giorni scorsi aveva convocato le
parti chiedendo un passo indietro ed un passo avanti: un passo indietro da parte dell’Amaco, che effettivamente aveva ridotto le corse da lunedì 2 febbraio, ed un passo
avanti da parte del Consorzio che contemporaneamente doveva intensificarle a vantaggio
dell’utenza. La trattativa doveva portare al ripristino del BinBus, l'integrazione tariffaria nell'area urbana da cui il Consorzio si era di recente defilato. Le buone intenzioni sono rimaste tali mentre le cattive sono diventate realtà.
In tutto questo la Regione tace anziché prendere posizione a salvaguardia non di questo o quell’interesse di parte, non di questo o quel colore politico, ma dei cittadini, degli studenti, e di un servizio pubblico di qualità. Mentre gli studenti dell’Unical, che dovrebbero essere i primi a farsi sentire in questo momento, sono presi dagli esami di febbraio, in un’università praticamente deserta.
In tutto questo la Regione tace anziché prendere posizione a salvaguardia non di questo o quell’interesse di parte, non di questo o quel colore politico, ma dei cittadini, degli studenti, e di un servizio pubblico di qualità. Mentre gli studenti dell’Unical, che dovrebbero essere i primi a farsi sentire in questo momento, sono presi dagli esami di febbraio, in un’università praticamente deserta.
Il sequestro dei mezzi e le multe fermeranno il sogno di un servizio di trasporto efficiente aldiqua e aldilà del Campagnano? Nel breve periodo vedremo. Certo è che nel 2016 una gara europea scriverà la parola fine sul sistema delle concessioni locali e degli affidamenti senza gara.
Die
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