All’interno
dello stadio Lorenzon di Rende, che da qualche anno ospita il
festival organizzato dallo staff del B-Alternative, il 9 e 11 luglio
scorsi si sono susseguite due giornate all’insegna della buona
musica. La rassegna che, simbolicamente, chiude la stagione delle
feste universitarie per aprire quella delle rassegne estive, ha
toccato diversi generi musicali ospitando artisti completamente
diversi tra di loro.
La
prima giornata ha avuto il suo apice con la presenza “on stage”
della storica band friuliana dei “Tre Allegri Ragazzi Morti”,
capitanata dal fumettista Davide Toffolo. La scelta del gruppo si è
rivelata azzeccata: i Tarm, da sempre definiti “band
adolescenziale”, sono cresciuti rispetto agli esordi punk rock, e
cd come “Primitivi del Futuro” e l’ultimo “Inumani”,
rappresentano la nuova evoluzione musicale della band verso sonorità
più dub e raggae. Questo cambiamento di stile viene ripagato dalla
varietà degli spettatori che assiste al live: la presenza dei fans
più adulti (che seguono la band dai suoi primi passi e che hanno
ancora la forza di saltare sulle note di vecchi successi come “Occhi
Bassi” o “Mai Come Voi”) si mischia con quella di una
generazione più giovane che impazzisce ai riff di “Alle Anime
Perse” o “La Mia Vita Senza Te”. Uno spettacolo completo,
quello dei Tarm, che grazie alla nuova formazione a 5 (figlia del
tour del 2013 insieme a Jovanotti) piace, coinvolge e dimostra (se ce
ne fosse ancora bisogno) che i Tre Allegri Ragazzi mascherati sono
più vivi che mai, e meritano di essere una delle band più acclamate
del panorama italiano.
Ciò
che stupisce invece è accorgersi, durante la seconda giornata del
festival (che ha visto come artista di punta il rapper Salmo al suo
debutto rendese), che il pubblico sia formato puramente da quella
giovane generazione in canotta da basket, emblema del periodo storico
che stiamo attraversando, e che rispecchia il fatto di come il
movimento hip-hop in Calabria sia legato ancora ad un cerchia di
ascoltatori ma che, comunque, sia un genere che sta germogliando con
i suoi giovani seguaci. Tutto ciò non intacca per niente la
performance di Salmo anzi, il pubblico più omogeneo ha reso molto
più semplice il ruolo di intrattenitore del rapper di origini sarde
che, esibendosi sia con brani del suo vecchio repertorio sia con
quelli del suo ultimo lavoro “Hellvisback”, ha saputo coinvolgere
gli spettatori dal primo all’ultimo “loop”, confermando di
essere all’apice della sua carriera.
Ciò
che fa piacere è notare che, in entrambe le serate, la “line up”
musicale che ha completato il cartellone musicale del festival sia
stata formata da artisti calabresi. Ad aprire il concerto dei Tarm
infatti sono stati i “Mckenzie”, i “Dissidio”, i “Parkwave”
ed i ragazzi de “La Fine”, tutti calabresi esattamente come i
rapper che si sono susseguiti prima dell’esibizione di Salmo:
Libberà, EasyOne e Dj Kerò. Questo fattore di calabresità
legittima ancora una volta l’importanza che gli organizzatori
intendono riservare agli artisti locali dando loro spazio e
visibilità. B-Alternative Festival si conferma dunque non solo una
passerella della musica contemporanea in tutti i suoi generi ma
anche, e soprattutto, una vetrina dei buoni “prodotti (a)tipici
calabresi”.
Davide
Ioele
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