mercoledì 6 luglio 2011

Formazione Primaria, lettera aperta degli studenti

Al Magnifico Rettore
dell'Università della Calabria

Con la presente desideriamo portare alla Sua attenzione alcune problematiche esistenti da ormai troppo tempo nel corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria: problematiche di cui abbiamo già ripetutamente portato a conoscenza gli organi competenti della facoltà che ci hanno sì accolto ed ascoltato, ma senza poi porre mano per cercare di migliorare lo stato delle cose.
Eppure, ciò che reclamiamo è soltanto il rispetto di quelle norme che nelle altre facoltà dell’Ateneo sono indiscusse e che, invece, il nostro corso ignora totalmente.
Lamentiamo:
1. La noncuranza del calendario accademico, reso pubblico sul sito di SFP, da cui consegue una generale anarchia nel fissare gli esami di modulo ed esami d’area. Chiariamo ponendo alcune situazioni tipiche a titolo d'esempio:
-Dei due appelli d’esami (di modulo e d'area) previsti per sessione, solo uno viene programmato e svolto;
-Più esami di modulo vengono fissati per lo stesso giorno e alla stessa ora;
-Esami di Area ed Esami di modulo che si sovrappongono nonostante, da calendario accademico, sia stabilito che debbano svolgersi in periodi diversi di una sessione;
- Esami anticipati di settimane;
- Esiti delle prove scritte di valutazione pubblicati dopo mesi;
- Docenti non reperibili;
- Avvisi di qualsiasi natura che non vengono resi noti;
- Professori assenteisti ai quali non possiamo rivolgere il nostro disappunto a riguardo poichè rischiamo di sentirci dare come risposta (cito letteralmente) : "Lei non passerà nè ora nè mai il mio esame";
Queste sono solo alcune delle surreali vicende che ci troviamo a fronteggiare quotidianamente la cui reiterazione ci ha letteralmente portato alla disperazione ed alla decisione di rivolgerci a Lei.
Il malessere di noi studenti non fa che aumentare giorno dopo giorno, lo stato d’animo generale è di rassegnazione e demotivazione dettati dal pensiero di non aver neppure il diritto di poter sostenere alcuni esami o di essere costretti a studiarli in pochi giorni.
Ci chiediamo dove sia il rispetto per noi universitari senza cui l'Ateneo non avrebbe vita e i professori i loro amati stipendi, il rispetto per i nostri sacrifici, il nostro impegno e anche per quel denaro che versiamo come tasse all'Università: tutti elementi che ci porterebbero ad auspicare un servizio ben più efficiente di quello che, invece, ci viene fornito.
Anche se fortemente scoraggiati dalle risposte finora ottenute, riteniamo che qualcosa si possa ancora fare e che basterebbe mettere un po’ di ordine in un Corso di Laurea che è sempre più vicino all'orlo del baratro trascinando con sè solo ed esclusivamente le sorti, le speranze e le forze di noi studenti.
E' giusto specificare che non tutti i professori fanno un uso indiscriminato della loro autorità, ma se degli studenti si sentono talmente animati da lasciare la loro calda e comoda "postazione di studio", Lei converrà con noi nel pensiero che effettivamente ci sono delle questioni che è arrivato il momento di risolvere.
Ci rivolgiamo a Lei e alla stampa nella speranza che le nostre richieste non restino inascoltate, che si possa trovare una soluzione ai problemi indicati e poter finalmente proseguire gli studi serenamente, con tutto il ritorno possibile che ne può avere il buon nome della nostra Università.
In attesa di una Sua risposta, La ringraziamo del tempo dedicatoci e Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Gli studenti del Corso di laurea in SFP